Nascosto tra dolci collinette di tufo, il lago di Giulianello è un’oasi in cui trascorrere qualche ora di pace, cullati solo dal rumore delle fronde e dal canto degli uccelli.
Mezzi: in auto fino all’imbocco della strada, poi a piedi per 700 metri
Durata: 15 minuti in auto da Cori + 15 minuti a piedi
Difficoltà: T
Come arrivarci: in auto, da Giulianello prendete la strada per Velletri (SP3) e dopo circa 1 km imboccate una strada sterrata doganale sulla sinistra, dove vedrete le indicazioni per il monumento naturale lago di Giulianello. La via è percorribile in macchina fino alla sbarra. Qui dovrete parcheggiare e percorrere a piedi gli ultimi 700 metri.
Parcheggio: libero
Il lago di Giulianello
Ai piedi dei monti Lepini, prima di salire i costoni sud del Vulcano laziale (Colli Albani), quindi tra tufi vulcanici e pietra calcarea, v’è una conca dove si sono da sempre raccolte le acque di drenaggio delle precipitazioni meteoriche unite a risorgenze di acque provenienti da falde sotterranee nel cammino che porta le acque dei Colli Albani al mare. In questa zona v’erano anticamente ricompresi tre laghi: il lacus vetus, il lago della Pescara e il lago di Giulianello. Il primo fu prosciugato già in epoca antica, forse dai Volsci, con un impianto di drenaggio sotterraneo in parte ancora esistente, un sistema di cunicoli che convogliava le acque verso il lago di Giulianello. Il lago della Pescara, invece, fu prosciugato nel Settecento ad opera dei Borghese, nel tentativo di assicurare maggiori terreni alla coltura del grano allora molto redditizia. Dei tre laghi originari rimane ora solo il lago di Giulianello. Un piccolo lago naturale a forma subellittica.
Monumento naturale
Nel 2007 il lago di Giulianello è stato dichiarato monumento naturale per la ricchezza della flora e della fauna che lo circondano, per i boschi che si stendono tutt’intorno, per gli animali e gli uccelli a cui fornisce riparo e ristoro, per l’importanza che ricopre nel sistema idrico locale e, aggiungeremmo, per la pace che saprà regalare a chi vorrà avventurarsi sulle sue sponde. Tra la vegetazione troverete boschi di latifoglie con castagni, roverelle, cerri e carpini, ma anche pioppi e salici bianchi, mentre sulle rocce di tufo crescono Trifolium cherleri, Rumex bucephalophorus, Ornithopus compressus, Linaria pellisseriana, Serapias spp. Lo specchio d’acqua, che occupa una superficie di circa 11 ettari e arriva a circa 10 metri di profondità, è un punto di sosta e svernamento per l’avifauna tipica delle zone umide, nonché un pascolo storico frequentato dai pastori locali.