Tutti sapori di Cori e della sua terra concentrati in un itinerario di un giorno, ma se avete tempo, dedicatevi a esplorare tutte le sfumature della gastronomia corese: non resterete delusi.
Come prima tappa per un itinerario enogastronomico a Cori, non potete mancare un tour delle tre cantine coresi: Cincinnato, Marco Carpineti e Pietrapinta. Qui potrete degustare i vini di Cori nella loro espressione più alta. Non perdetevi il più tipico dei vini coresi: quello ricavato dal Nero Buono, vitigno autoctono che sta diventando una bandiera della viticoltura del posto.
Ma non solo: queste cantine producono anche un ottimo olio, in cui l’oliva Itrana è regina assoluta, oppure si sposa con le altre varietà locali, come Leccino, Moraiolo e Frantoio. E prendendo accordi in anticipo, si può concordare anche una visita dei terreni.
Se la degustazione vi ha stuzzicato l’appetito, nei molti forni ci saranno ad attendervi un panino con il morbido e croccante pane di Cori, le “pizzefrelle” le “pizzette coresi”, al pomodoro, con o senza acciughe. Se invece siete amanti del dolce, in ogni forno e pasticceria è possibile acquistare i dolci tipici: ciambelline al vino, cantucci, mustaccioli, bastoncini mandorlati, e a Pasqua torte di ricotta e pupe e cavalli “co’ j’òvo alla panza”.
E poi ci sono le gastronomie del paese, ma siete avvertiti: se entrate, i profumi e i colori vi inebrieranno. Olive da tavola, salumi, i formaggi degli allevatori locali. E poi c’è il pregiato prosciutto cotto corese, che si trova solo qui. È preparato con un metodo tradizionale che in pochi seguono ancora. Uscire a mani vuote sarà impossibile.
Non negatelo, adesso sì che vi è venuto appetito. E allora, chiudete questo itinerario enogastronomico in bellezza: entrate in uno dei ristoranti di Cori che fanno cucina tradizionale e fatevi servire tutte le prelibatezze tipiche coresi, magari accompagnate da un bel piatto di erbe spontanee.